venerdì 15 marzo 2019

Selfie... individualismo o narcisismo?



Dal 1862 ad oggi la fotografia ha subito innumerevoli evoluzioni: dal bianco e nero alla foto a colori, dalla fotografia analogica a quella digitale, sino ad arrivare alle auto-fotografie, ovvero i selfie in cui chi scatta è al tempo stesso colui che viene immortalato!

Molti dichiarano di provar “vergogna” o sentirsi a disagio nello scattarsi foto, ma scagli la prima pietra chi non ha almeno un proprio selfie sul suo smartphone! 

Ogni giorno sui social network sono caricati milioni e milioni di selfie, ma da un punto di vista psicologico che significato ha?

Il selfie di base è una rappresentazione di noi stessi utilizzato, secondo alcuni studi, per attirare l’interesse degli altri ed assumendo quindi una forte connotazione narcisistica

Foto di bicipiti in palestra o mentre si passeggia lungo la riva del mare con i nuovi occhiali da sole, foto di una serata con amici o mentre si assapora  un bel piatto di amatriciana, foto del proprio corpo scultoreo o del nuovo tatuaggio.

Ma siamo davvero sicuri che si parli sempre di narcisismo? 

Ad una lettura piú attenta, il selfie, puó rappresentare uno strumento utile per il raggiungimento della consapevolezza di sé: mi osservo e mi conosco da dentro, tramite i miei strumenti, e da fuori, tramite i feedback che ricevo. Al contempo do l’opportunità agli altri di far capire chi sono e di raccontarmi. In tal senso i selfie permettono di farci conoscere e di conoscerci, per conquistare una propria individualità.

Ma attenti a non esagerare, vorremmo mica far la stessa fine di Dorian Gray?



Dott.ssa Monica Pirola
Psicologo a Melegnano
www.monicapirola.com

Dott.ssa Sara Peracchia
Psicologa a Pineto (TE)

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