lunedì 25 marzo 2019

Perchè ciò che mi aspetto non si avvera?



Spesso in circostanze nuove o tanto attese tendiamo a portare con noi un bagaglio di aspettative create sulla base di esperienze passate. Nonostante le aspettative siano adattive, fungendo da spinta per le nostre ambizioni, in alcuni casi possono lavorare in modo contrario ostacolando il raggiungimento degli obiettivi.
L’aspettativa è unidirezionale in quanto nasce da noi ed ha un polo unico, ovvero noi stessi; l’aspettativa ci paralizza, portandoci a vedere il mondo con occhi diversi; l’aspettativa ci rende giudicanti, portandoci a rimanere spesso delusi. Tutto ciò accade spesso nelle relazioni d’amicizia o d’amore in cui tendiamo ad associare i comportamenti degli altri con i nostri ideali, rendendoci emotivamente deboli.

L’unico modo per poter vivere bene è quello di iniziare ad abbandonare le aspettative disfunzionali ed accettare le cose che non possiamo controllare cosi come si manifestano...

Possiamo invece lavorare ATTIVAMENTE verso le cose che possiamo cambiare, modificando le nostre abitudini ed avendo uno sguardo positivamente realistico verso la vita e ciò che può darci.

Aristotele diceva... 

Se c'è una soluzione perché ti preoccupi? 
Se non c'è una soluzione perché ti preoccupi?



Dott.ssa Monica Pirola
Psicologa a Melegnano

www.monicapirola.com

venerdì 15 marzo 2019

Selfie... individualismo o narcisismo?



Dal 1862 ad oggi la fotografia ha subito innumerevoli evoluzioni: dal bianco e nero alla foto a colori, dalla fotografia analogica a quella digitale, sino ad arrivare alle auto-fotografie, ovvero i selfie in cui chi scatta è al tempo stesso colui che viene immortalato!

Molti dichiarano di provar “vergogna” o sentirsi a disagio nello scattarsi foto, ma scagli la prima pietra chi non ha almeno un proprio selfie sul suo smartphone! 

Ogni giorno sui social network sono caricati milioni e milioni di selfie, ma da un punto di vista psicologico che significato ha?

Il selfie di base è una rappresentazione di noi stessi utilizzato, secondo alcuni studi, per attirare l’interesse degli altri ed assumendo quindi una forte connotazione narcisistica

Foto di bicipiti in palestra o mentre si passeggia lungo la riva del mare con i nuovi occhiali da sole, foto di una serata con amici o mentre si assapora  un bel piatto di amatriciana, foto del proprio corpo scultoreo o del nuovo tatuaggio.

Ma siamo davvero sicuri che si parli sempre di narcisismo? 

Ad una lettura piú attenta, il selfie, puó rappresentare uno strumento utile per il raggiungimento della consapevolezza di sé: mi osservo e mi conosco da dentro, tramite i miei strumenti, e da fuori, tramite i feedback che ricevo. Al contempo do l’opportunità agli altri di far capire chi sono e di raccontarmi. In tal senso i selfie permettono di farci conoscere e di conoscerci, per conquistare una propria individualità.

Ma attenti a non esagerare, vorremmo mica far la stessa fine di Dorian Gray?



Dott.ssa Monica Pirola
Psicologo a Melegnano
www.monicapirola.com

Dott.ssa Sara Peracchia
Psicologa a Pineto (TE)